Confermate in parte le sanzioni inflitte a Facebook per pratiche commerciali scorrette e aggressive
Il provvedimento con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva sanzionato Facebook per violazione degli artt. 20, 21, 22, 24 e 25 d.lgs. n. 206/2005 è stato solo parzialmente annullato. Il TAR Lazio ha colto l’occasione per sottolineare come il fenomeno della “patrimonializzazione” del dato personale imponga agli operatori economici di «rispettare obblighi di chiarezza, completezza e non ingannevolezza delle informazioni previsti dalla legislazione a protezione del consumatore».
(TAR Lazio, sez. I, sentenze n. 260/20 e n. 261/20, depositate il 10.01.2020)