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PRIVACY – DELITTI CONTRO LA PERSONA

Diffamazione via PEC: l’accessibilità a terzi configura un’ipotesi aggravata

In tema di diffamazione la Cassazione penale ha recentemente stabilito (sentenza n. 34831/20) che l’utilizzo della posta elettronica non esclude la sussistenza del requisito della comunicazione con più persone anche nell’ipotesi di diretta ed esclusiva destinazione del messaggio diffamatorio ad una sola persona determinata, quando l’accesso alla casella mail sia consentito almeno ad altro soggetto, ai fini della consultazione, estrazione di copia e di stampa, e tale accesso plurimo sia noto al mittente o, quantomeno, prevedibile secondo l’ordinaria diligenza.
16 Dicembre 2020

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